Nando, Il cestino smart
Lo smaltimento dei rifiuti si configura come uno dei più grandi problemi della società contemporanea a scala mondiale. Uno studio pubblicato da Statista prevede come entro il 2050 la produzione globale di rifiuti pro-capite aumenterà del 70% a causa di una serie di fattori di diversa natura quali: la crescita demografica globale, il trend in crescita di aumento della popolazione nei contesti urbani e le abitudini di acquisto e consumo degli utenti.
La transizione verso un’economia circolare sposta sempre di più l’attenzione sul riuso e corretto smaltimento dei materiali e dei prodotti esistenti. Quello che comunemente viene considerato rifiuto, se smaltito nel modo opportuno, ha la possibilità di trasformarsi in un nuovo prodotto reinseribile in commercio.
Da qui ReLearn, Start-up torinese guidata da Riccardo Leonardi e nata nel 2019 ha deciso di intervenire in maniera attiva migliorando il processo di raccolta e gestione dei rifiuti tramite un servizio innovativo e fortemente digitalizzato, volto a raggiungere obiettivi legati alla sostenibilità attraverso il miglioramento del processo di smaltimento dei rifiuti.
Il processo di creazione di un prodotto utile a rispondere a tutte queste esigenze ha portato ReLearn all’ideazione di Nando, un cestino intelligente progettato per ottimizzare al meglio il processo di raccolta differenziata. Grazie alle tecniche di machine learning e image recognition Nando è in grado di riconoscere il materiale del rifiuto e successivamente indicare all’utente il contenitore corretto dove smaltirlo. A partire da giugno, al primo piano del Competence center di Planet Smart City a Torino, Nando è il protagonista di una fase di sperimentazione volta al monitoraggio della raccolta differenziata attraverso un sistema di accompagnamento dell’utente dalla fase di valutazione della natura del prodotto a quella dello smaltimento all’interno del cestino. La sperimentazione di Nando ha già intercettato l’interesse di molte realtà presenti sul territorio italiano oltre a Planet Smart City, i primi progetti pilota del prodotto stanno coinvolgendo realtà tra cui Iren, Veolia, l’università Bocconi, il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO di Torino, i co-working di Talent Garden e il Comune di Trapani.
NANDO riconosce tutti gli oggetti all’interno dei cassonetti scoprendo i rifiuti smaltiti in modo improprio.
Come funziona
Nando, chiamato così in onore di Re Ferdinando II di Borbone, la prima figura politica ad emettere un’ordinanza per regolamentare la raccolta differenziata nel 1832. Il sistema sul quale il prodotto si basa sfrutta la tecnologia dell’intelligenza artificiale ed è composto da una serie di sensori IoT utili a riconoscere la tipologia di rifiuto, inoltre, per utilizzarlo non occorre cambiare i cestini della raccolta differenziata. La tecnologia proposta infatti è facilmente installabile anche su cestini comunemente reperibili ed in commercio. Nando sfrutta inoltre la gamification, trasformando l’atto quotidiano del gettare un rifiuto in un momento di intrattenimento, attraverso il quale è possibile apprendere al meglio le buone pratiche per la raccolta differenziata. Un tablet, dopo aver scattato una foto del prodotto da gettare, sarà in grado di indicare la tipologia di materiale che lo compone ed il suo cestino di destinazione.
Sviluppi futuri
L’utilizzo di un prodotto Smart per la gestione dei rifiuti ha la potenzialità di diventare un elemento essenziale all’interno degli Smart District, con l’obiettivo di convertire lo spazio domestico in un luogo virtuoso per quanto riguarda la gestione e lo smaltimento dei rifiuti casalinghi. La sua facilità d’utilizzo e l’opportunità di apprendimento attraverso un’attività quotidiana rafforza la consapevolezza del residente e aumenta il senso di comunità attraverso il coinvolgimento attivo.
Aggiornamento_ La sperimentazione di Nando all’interno del Competence center è terminata! I team Research e Product stanno lavorando per definire le future potenzialità e possibilità d’utilizzo all’interno dei Progetti Planet.
